Nel 1975 viene commissionato il progetto di un divano, da realizzarsi in legno. Nasce il divano Artona, con le tipiche fasce decorative ottenute dal gioco di stratificazioni di legni diversi. I braccioli piatti e lo schienale, che costituisce un unico piano con i braccioli stessi, lo rendono un oggetto icona.
Cassettoni alti, libreria, mensola, scrittoio, armadio, cassettiera. Gli elementi contenitori Artona sono realizzati in stratificato impiallacciato a doghe di noce o palissandro. La sensibilità degli Scarpa è visibile nell’impiego di materiali pregiati, rifiniti da un pregevole lavoro manuale. La stratificazione è messa in evidenza dalla particolare smussatura nella parte terminale dei ripiani e dei fianchi.
I tavoli Artona presentano supporti a forma di parallelepipedo decorati con filetti contrastanti. I piani, in radica o in resina poliuretanica satinata, sono tutti incorniciati da bordure in massello precomposto.
Nel 1975 viene progettata la poltrona Bergère, una poltrona «classica» con i montanti in massiccio di palissandro o di noce. Alcune scanalature ricavate dalle gambe fungono da guide su cui far "scivolare" i pannelli in cuoio che costituiscono i fianchi. Le parti di contenimento, i fianchi e lo schienale sono imbottiti in morbida piuma d’oca e rivestiti in cuoio.
Nel percorso creativo di Afra e Tobia Scarpa , Damasco rappresenta la ricerca di una nuova espressione. Sono arredi fortemente innovativi che sovvertono l’immagine consolidata dei mobili in legno. Nelle sedie, la struttura è composta da doghe di massello di noce impiallacciate in radica o in legno tinto nero, incollate a pettine. Il motivo ornamentale è dato dalla particolare lavorazione negli incavi della seduta e dello schienale.